La mia intervista al “Cittadino”

La mia intervista al “Cittadino”

La rivista pesciatina “Il cittadino” ha pubblicato, nel numero di marzo, una intervista che mi è stata chiesta in vista delle elezioni regionali.


La pubblico anche qua sul sito, ringraziando il periodico pesciatino per l’opportunità che mi è stata data di esprimere, seppur in uno spazio conciso, le mie idee.


L’intervista

1-La Regione Toscana è proprietaria della struttura del Comicent. Avrebbe quindi il dovere di presentare un piano di sviluppo e non lasciarlo in mano al Comune. Forse non vuole definire i ruoli del mercato di Pescia e del mercato di Viareggio?

E’ positivo che spetti al Comune tale responsabilità: molte volte ci lamentiamo che le scelte vengono calate dall’alto, il ruolo del Comune dovrebbe garantire che il piano rispecchi le vere esigenze di Pescia.Per far ciò serviva un confronto con le categorie e le forze sociali, ma purtroppo la Giunta Marchi lo ha svolto a cose fatte,dopo aver presentato il progetto in Regione! Per quanto riguarda l’interazione con Viareggio,la sede per discuterne è il Distretto Floricolo.E’ il momento che i soggetti pubblici e privati facciano un passo avanti in questo senso, perché nel mercato vince non chi si chiude ma chi compie scelte innovative.

2-L’Ospedale di Pescia è confermato ospedale di riferimento aziendale e quindi dovrebbe avere gli stessi servizi e unità operative degli ospedali di Pistoia e di Lucca? Se sì, per quali motivi non vengono completati i lavori e il finanziamento assicurato a suo tempo è sceso da 12 a 2 milioni di euro?

Mi attengo agli atti, che non fanno certo emergere questo decremento di investimenti. Più volte è stato poi ricordato che gli interventi previsti andranno avanti.C’è semmai da vigilare sulla tempistica, rispetto alla quale ci sono state criticità e cercare di alleviare gli inevitabili disagi che nasceranno per l’utenza durante i lavori.

3-Ritiene che la città abbia le caratteristiche sociali, storiche, economiche per mantenere il presidio ospedaliero?

Pescia ha tutte le carte in regola.Ha un forte substrato di sedimentata tradizione di un ospedale a cui si rivolgono sia i cittadini della Valdinievole sia della piana lucchese, che lo scelgono non solo per la vicinanza ma anche per alcuni reparti di elevata qualità.Pescia si trova poi al centro tra i due nuovi ospedali di Pistoia e di Lucca. C’è una forte sollecitazione in Valdinievole per un nuovo ospedale e credo che avvicinarlo in prossimità di uno più grande porterebbe al rischio concreto di svilire la qualità dei servizi e declassarlo ad un grande pronto soccorso.Pescia si presenta al confronto sul tema con queste potenzialità e non deve trovarsi impreparata.Tocca alla Giunta Marchi individuare un’area del nostro territorio che contemperi le esigenze di sviluppo presente e futuro di un moderno ospedale e consenta la facile accessibilità da parte degli utenti.

4-Appaiono chiari la stasi economica e il declino della Regione Toscana. Uno studio dell’Irpet ha certificato che c’è un allontanamento dalle regioni continentali e un avvicinamento alle regioni del Sud. Non sarebbero auspicabili un’alternanza di governo e un ricambio totale della classe dirigente, per evitare un immobilismo della società?

La Toscana non è incolume dalla crisi economica ma la qualità della vita rimane comunque elevata. Serve semmai proseguire e accelerare ancor di più sull’innovazione.Il buon governo in Toscana non è certificato solo dal gradimento dei cittadini ma anche dalla destra, anche Berlusconi ha dovuto riconoscere pubblicamente a Martini che questa Giunta “ha dato così buoni risultati.” Vogliamo continuare il percorso con Enrico Rossi, che ha fatto un grande lavoro per una sanità di qualità.«Se c’è una Regione in cui la sanità è modello, è la Toscana»:parole non del Pd ma di Tremonti.Tutto questo i toscani lo avevano capito già da molto tempo!

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