Un chiaro segnale politico dal Referendum. Il Pd continua il suo impegno per l’alternativa

Un chiaro segnale politico dal Referendum. Il Pd continua il suo impegno per l’alternativa

Una straordinaria partecipazione, anche nella nostra provincia, ha contraddistinto i referendum del 12 e 13 giugno, vista l’affluenza al 60% a livello provinciale, superiore al dato nazionale.


Una partecipazione forse ancora più importante visto che, in tutti i modi, il Governo ha cercato di non far esprimere i cittadini sul nucleare.
Il Governo non ci è riuscito ed è stato clamorosamente battuto: i cittadini chiedono che si punti sulle energie rinnovabili e sull’economia verde.


Siamo quindi molto soddisfatti per l’esito dei referendum. Essi ci confermano ancora di più nel portare avanti le nostre proposte: la proposta di legge nazionale sul servizio idrico affinchè siano i Comuni a decidere la modalità di gestione più efficiente e per aumentare il controllo sui soggetti gestori; per la giustizia, dove viene abrogata una delle più importanti leggi ad personam, è arrivato il momento di mettere al centro i veri problemi che riguardano i cittadini, ovvero la lunghezza dei processi, soprattutto quelli civili, e lo snellimento dei procedimenti.

E’ indubbio che questo risultato acquista una forte valenza politica nazionale, perchè è un chiaro voto di sfiducia al duo Berlusconi-Bossi, che aveva invitato a non votare, e alle sue leggi su nucleare, privatizzazione forzata dei servizi pubblici e legittimo impedimento. Questo voto esprime anche la necessità di un’alternativa che metta al centro un progetto chiaro e credibile per la riscossa dell’Italia, una sfida che vedrà il Pd ancora una volta come protagonista.

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