Conseguenze della proliferazione del lupo: facciamo chiarezza

Conseguenze della proliferazione del lupo: facciamo chiarezza

Il Sindaco di Abetone Cutigliano Diego Petrucci è intervenuto a gamba tesa in merito alle problematiche portate sul territorio dalla proliferazione del lupo.
E’ evidentemente, poco informato rispetto alla discussione in Regione e a livello nazionale in merito alle problematiche riguardanti il lupo.
Se lo fosse, infatti, dovrebbe scrivere ai suoi alleati della Lega Nord che, in Commissione Agricoltura, lo scorso 27 luglio hanno votato contrario ad un documento presentato dal sottoscritto per conto del gruppo Pd che sosteneva la posizione della Regione Toscana in Conferenza Stato Regioni, espressa mesi fa, affinché nel piano nazionale lupo attualmente in discussione fosse inserita, tra le 22 misure previste, anche la possibilità di procedere a prelievi selettivi qualora gli altri strumenti di contenimento non siano efficaci.
Facciamo quindi chiarezza.
La Toscana sta portando avanti questa proposta quasi in solitudine, di fatto solo assieme alle Province autonome di Trento e Bolzano. Sono sicuro che il Sindaco Petrucci conosce che le Regioni non hanno competenza legislativa propria in questa materia essendo il lupo specie tutelata da convenzioni internazionali e dunque ogni intervento di prelievo selettivo può passare solo da un provvedimento nazionale.
Mi aspetto dunque che il Sindaco Petrucci scriva non una ma tre lettere: la prima all’assessore Remaschi per esprimere sostegno alla posizione della Regione Toscana in Conferenza Stato Regioni; un’altra lettera ai suoi alleati della Lega Nord che hanno votato contrario in Commissione ad un documento della maggioranza che sosteneva la richiesta della Regione; la terza lettera alle Regioni governate dal centrodestra affinché sostengano la posizione della Regione Toscana a livello nazionale.
Conosciamo molto bene le problematiche che affliggono pastori, allevatori e agricoltori; esse vanno affrontate non con gli slogan ma in modo concreto, avendo ben chiaro il quadro normativo in cui ci muoviamo. È quello che stiamo facendo a livello regionale, dove dal 2014 sono stati impegnati già 3,2 mln sia a sostegno delle aziende colpite dai danni di predazione sia su altre misure di prevenzione; a questo si collega il lavoro a livello nazionale che richiamavo. Il nostro impegno continuerà per rendere ancora più efficaci queste misure, intervenendo, come riporta il documento proposto dal Pd, anche su altri aspetti come una maggiore efficacia nell’opera di contenimento degli ibridi, lo snellimento delle procedure per il risarcimento danni da predazione, il supporto agli allevatori per l’individuazione delle misure di prevenzione più adeguate in rapporto alle singole realtà.

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