Nuova viabilità di Collodi, la mia lettera al presidente della Regione Toscana

Nuova viabilità di Collodi, la mia lettera al presidente della Regione Toscana

Caro Presidente,

ritengo doveroso prima di tutto ringraziarti perché nei mesi scorsi, nonostante il traumatico commissariamento del Comune di Pescia, la Giunta regionale dette seguito alla mia richiesta di andare comunque avanti con il sostegno alla progettazione della nuova viabilità di Collodi, un paese provato dal peso di decine e decine di tir che lo attraversano ogni giorno nonostante sia la patria del burattino più famoso del mondo.

Dopo venti anni di vuoto, grazie alla decisione della Regione, questo percorso si era finalmente avviato in modo serio, consentendoci di poter avere valutazioni tecniche su modi, tempi e costi di questo intervento che è imprescindibile per il futuro di un paese, di un distretto cartario all’avanguardia e per un serio, realistico e sostenibile sviluppo turistico legato a Pinocchio.

Sono costretto, con dispiacere, a farti presente che il Comune di Pescia, nelle settimane scorse, ha sottoposto al voto della commissione territorio del Consiglio Comunale la “variante semplificata ai sensi art. 30 e art. 32 lg. 65/2014 e s.m.i. finalizzata alla nuova viabilità e parcheggi di collodi e al recupero cartiera Panigada”.

Questo atto contiene una precisa scelta in ordine alla viabilità di Collodi, che anticipa gli esiti e vanifica nella sostanza il senso della realizzazione di uno studio di fattibilità che definisca, anche sulla base degli approfondimenti e delle ipotesi formulate dalla Provincia di Pistoia negli anni scorsi, la migliore soluzione per affrontare il tema viabilità. Del resto prima si realizzano gli studi di fattibilità e poi, sulla base degli esiti, si adeguano gli strumenti urbanistici in coerenza con la soluzione prevista. A Pescia invece il Comune segue il procedimento inverso.

Queste mie affermazioni sono corroborate dalla lettura della variante stessa. Mi scuso se mi soffermerò citando testualmente le frasi degli atti ma purtroppo ho constatato in questi giorni che c’è ancora chi è abituato a negare l’evidenza.

Si legge infatti che “la presente variante definisce il tracciato della nuova viabilità da realizzare ad Ovest della cartiera stessa con un ponte sul Pescia di Collodi ad intercettare la via delle Cartiere a monte e l’individuazione di due parcheggi scambiatori a valle di Collodi oltre la intersezione, da ridefinire con rotatoria, della via panoramica con la via delle cartiere”.
In modo più specifico si affermano, tra gli obiettivi della variante:
“- realizzazione di un nuovo tratto di viabilità in proseguimento di via Pasquinelli sino a intercettare la via delle Cartiere, a Nord del nuovo parco indoor, attraverso la realizzazione di un nuovo ponte sul Torrente Pescia di Collodi;
– creazione, a valle del centro abitato di Collodi, di due parcheggi scambiatori con la conseguente ridefinizione dell’intersezione con rotatoria fra la via Panoramica e la via delle Cartiere”.

La lettura delle norme tecniche di attuazione rende però evidente ciò che la variante non ha il coraggio di dire con chiarezza: via Pasquinelli sarà a doppio senso scaricando su essa tutto il traffico pesante da e verso Villa Basilica. Non a caso il Comune, nelle sue dichiarazioni ufficiali, afferma che vuole solo evitare “ai camion l’attraversamento del centro storico di Collodi”.

Insomma via Pasquinelli, dove il Comune di Pescia non ha mai realizzato neanche marciapiedi, dove i genitori dei bambini ogni giorno sono costretti a parcheggiare vista l’assenza dei parcheggi della scuola e dove si immettono tutti i veicoli che provengono da una zona densamente popolata come via dei Mille, si troverebbe ad essere attraversata a doppio senso da decine di autoarticolati al giorno. Non parliamo poi del fatto che tale strada vede un ponte il cui carico stradale sarebbe sensibilmente aumentato.

Mi si potrebbe rispondere che la variante prevede la realizzazione del parcheggio della scuola: uno”zuccherino” poco credibile visto che il Comune di Pescia promette questo intervento da più di dieci anni ma non lo hai mai realizzato.

Del resto si sa che è abbastanza facile inserire negli strumenti di pianificazione previsioni di parcheggi e opere pubbliche: assai più difficile è individuare le fonti di finanziamento della loro realizzazione, soprattutto nel caso del Comune di Pescia che ha un disavanzo accertato di 10,5 milioni di euro.

È una consapevolezza che, in realtà, ha chiaro anche il Comune visto che la variante non condiziona la realizzazione degli interventi (che il Comune stesso stima comportanti l’arrivo di 300.000 persone che si dovrebbero aggiungere agli attuali 150.000 visitatori all’anno) alla realizzazione effettiva dei parcheggi e della viabilità adeguata per far fronte ad un numero così elevato di visitatori a cui sommare i 200 tir al giorno (dato riportato nel documento V.A.S.).

Il Comune è molto più “creativo”, diciamo così. La lettura della variante svela un altro particolare: il parcheggio dove i tir sosterebbero per ore (tipo valico alpino) a valle dell’abitato. Nella variante si legge infatti che il Comune ”ha avviato il procedimento della suddetta Variante con la Valutazione Ambientale Preliminare V.A.S. ai sensi dell’art. 23 della legge regionale 10/2010 al fine di verificare se le criticità già presenti nel Borgo di Collodi e quelle eventualmente indotte dalla presente variante potessero essere superate e in quale modo”.

In quale modo? La risposta a questa domanda la troviamo appunto nella delibera del Commissario Prefettizio n. 30 del 29 dicembre 2017 che approva il Documento Preliminare di V.A.S. redatto ai sensi dell’art. 23 della L.R. 10/2010, a cui la variante fa, come si vede, espresso rinvio. Nel documento si legge che per quanto “riguarda l’impatto esistente dovuto dal transito dei mezzi pesanti la Variante presente subordina l’attuazione delle trasformazioni a due ipotesi di misure di mitigazione: a) nell’immediato con una regolamentazione rigorosa degli orari per l’attraversamento del centro di Collodi da parte dei mezzi pesanti da condividere con il Comune confinante di Villa Basilica sul cui territorio insistono la maggior parte delle cartiere e la predisposizione a valle di Collodi di un parcheggio scambiatore per mezzi pesanti in cui dovranno stazionare nelle ore di sospensione del transito; b) in tempi più lunghi con una modifica strutturale della viabilità di attraversamento del centro di Collodi attraverso l’ipotesi contenuta nell’accordo di programma stilato a suo tempo fra Regione, Province di Lucca e Pistoia e Comuni di Pescia e Capannori opportunamente rivisto e corretto in considerazione dei costi di realizzazione e degli impatti ambientali indotti”.

Insomma la realizzazione delle nuove strutture, che porteranno a Collodi secondo il documento 300.000 visitatori l’anno a cui occorre aggiungere le 150.000 presenze annuali per una somma totale di 450.000 visitatori annui, è totalmente scollegata alla realizzazione della nuova viabilità, non a caso definita come soluzione per i “tempi più lunghi”; la soluzione testualmente definita “immediata” è quella del blocco dei tir. Fanno sorridere, alla luce degli atti ufficiali del Comune di Pescia che ho citato integralmente, gli inviti che mi sono stati rivolti ad una lettura attenta degli stessi, arrivando addirittura a dire, come hanno affermato alcuni amministratori, che “non c’è nessuna ipotesi di parcheggi di sosta dei tir in prossimità dell’abitato di Collodi”.

Tutto questo sarebbe avvenuto in silenzio, visto che il Comune di Pescia ha sottoposto un atto che letteralmente stravolge Collodi alla commissione consiliare competente senza alcuna condivisione con i cittadini. È toccato al Comitato spontaneo per lo Sviluppo Sostenibile di Collodi riempire questo vuoto promuovendo un’assemblea aperta alla popolazione per il prossimo 9 ottobre.

Il Comune di Pescia, nei decenni, ha compiuto scelte pianificatorie sbagliate che hanno creato e stanno creando numerosi gravi problemi al paese: adesso vuole infliggere a Collodi un colpo mortale prevedendo l’arrivo di 450.000 persone senza condizionare la realizzazione di opere edilizie così rilevanti (si parla di una struttura di 7300 mq) all’effettiva e contestuale costruzione dei parcheggi e della relativa viabilità, senza chiarezza sul tracciato, sui costi e sui tempi della stessa.

Il Comune vuole imporre con arroganza una soluzione preconfezionata rispetto alla viabilità al paese di Collodi senza neanche far partire la procedura dello studio di fattibilità che la Regione ha inserito anche nei propri strumenti di programmazione. Se il Comune si comporta in questo modo, sono però orgoglioso che, dalla Regione, sia invece arrivato un aiuto concreto per affrontare seriamente e concretamente, dopo anni di vuoto, il problema che segna da decenni la vita di Collodi, il traffico pesante. Certo però mi domando: cosa avrà fatto di male questo paese e noi che lo abitiamo per meritarsi questo accanimento di scelte sbagliate da parte del Comune di Pescia?
A questa domanda non ho risposta. Per fortuna però Pinocchio aveva il Grillo Parlante, almeno su questo con il Comune sono d’accordo.
Ti saluto cordialmente,

il consigliere regionale Marco Niccolai

 

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