NO AL CPR A VENERI E IN TUTTE LE ZONE DELLA TOSCANA

NO AL CPR A VENERI E IN TUTTE LE ZONE DELLA TOSCANA

👉🏻Siamo alle solite: mesi fa il Governo Meloni ci aveva raccontato che lo stato di emergenza avrebbe risolto tutti i problemi e le quattro regioni su 20 che non avevano aderito (Toscana, Puglia, Emilia e Campania) erano additate come irresponsabili.

👉🏻Abbiamo visto come è andata a finire qualche mese dopo: un totale fallimento visto quanto sta succedendo. Infatti ora il Governo pensa a qualche altro provvedimento e continua a raccontarci la novella che il Centro di Permanenza per i Rimpatri risolverebbe i problemi: stamani Repubblica afferma che Pescia è la prima zona candidata dal Governo Meloni ad ospitare il CPR di tutta la Toscana, dove grazie alle scelte della Meloni le persone dovrebbero stare fino a 18 mesi, visto che non riescono a fare rimpatri. Un’autentica bomba sociale.

✅️Condivido assolutamente la posizione netta di Riccardo Franchi Sindaco di Pescia: se il Governo volesse imporre a Pescia (nell’ex carcere di Veneri) o in altri luoghi un centro di detenzione utilizzeremo tutti gli strumenti che ci offre il nostro ordinamento giuridico per impedire che questa struttura che sta mostrando tutta la sua logica fallimentare venga impiantato.

🔴La Toscana, dal 2011, ha rifiutato nel suo territorio che fosse realizzato un CPR: questo vale per Veneri e per tutte le altre zone della Regione.

🟢Anziché fare CPR si mettano le risorse per rimettere in campo il sistema di accoglienza diffuso coordinato dai Comuni che i decreti Salvini hanno smantellato: adesso ne vediamo i frutti, siamo arrivati a parlare delle tendopoli.

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