Una risposta concreta al tema del sovraffollamento nei Pronto soccorso

Una risposta concreta al tema del sovraffollamento nei Pronto soccorso

Alcuni periodi dell’anno, in particolar modo quello estivo e quello del picco influenzale, portano più di altri all’attenzione l’importanza dei Pronto soccorso.
Al netto delle azioni che l’Asl Toscana Centro ha già reso note nei giorni scorsi rispetto alla carenza, che certo non riguarda soltanto la nostra Regione, dei medici dedicati all’emergenza urgenza, voglio approfondire alcune questioni su cui abbiamo lavorato e stiamo ancora lavorando.

Guardia medica pediatrica

L’attivazione anche nei giorni festivi della guardia medica pediatrica a Pistoia rappresenta un risultato per il quale ci siamo impegnati molto. Si tratta della seconda esperienza del genere per la nostra Asl: l’obiettivo non è solo offrire un servizio migliore ai bambini e alle loro famiglie, ma anche sgravare l’accesso al Pronto soccorso quando non è presente il pediatra di libera scelta. Trovare un pediatra in ospedale nei festivi e prefestivi senza caricare il Pronto soccorso ha portato un importante miglioramento del servizio, come i genitori hanno più volte testimoniato.

Assistenza domiciliare

L’aumento della prospettiva di vita comporta un fisiologico aumento delle patologie croniche e la necessità di un sistema di assistenza più diffuso e continuo sul territorio, a supporto delle famiglie. In questo senso voglio ricordare che, da novembre, la Società della salute della Valdinievole ha attivato, prima esperienza in Toscana, un servizio di assistenza domiciliare infermieristica h24. Negli ultimi quattro mesi questo servizio ha permesso di evitare 74 accessi al Pronto soccorso in orario notturno, sottraendo gli utenti al disagio dello spostamento. Allo stesso modo il progetto AcropoliV, iniziato a febbraio e dedicato ai pazienti ultra 65enni che si erano rivolti tre volte al Pronto soccorso, sta producendo già in questi primi mesi una riduzione degli accessi da parte dei pazienti seguiti. Servizi come questi servono in primis a diminuire gli ingressi al Pronto soccorso ma rappresentano anche un miglioramento del servizio per i cittadini che soffrono di patologie croniche.

Le Case della salute

La prossima attivazione della Casa della salute di Quarrata, l’apertura delle Case della salute di Monsummano, Pieve a Nievole e Larciano, la prossima realizzazione di quella di Ponte di Buggianese, la realizzazione della Casa della salute di Pistoia nell’area ex Ceppo prevista nell’intesa Asl/Regione/Comune: in questi tre anni abbiamo dato gambe a una rete che si fonda su un rapporto stretto con i medici di famiglia per la valorizzazione di questi luoghi come primi punti di riferimento per i cittadini, in grado di prendere in carico alcune domande di cui altrimenti dovrebbe occuparsi il Pronto soccorso ma che possono avere una risposta più efficace e tempestiva in quelle strutture.

Cure intermedie

In due anni, nell’area pistoiese, abbiamo triplicato i letti di cure intermedie arrivando a 34 letti che fruiscono di assistenza infermieristica. In Valdinievole siamo attualmente a 12 posti ma lavoriamo per un’ulteriore incremento. Si tratta di un importante servizio diretto a coloro che, dopo la dimissione ospedaliera, non possono ancora tornare a casa.

Il ruolo dei medici di famiglia

Nel piano per l’abbattimento delle liste di attesa, il nuovo sistema di gestione delle visite – che saranno fissate direttamente dai medici di famiglia – favorirà la gestione delle urgenze ambulatoriali e ridurrà l’afflusso ai Pronto soccorso. Le prestazioni “urgenti”, definite tali dal medico di famiglia, saranno erogate entro 72 ore, quelle “brevi” entro 10 giorni, quelle “differibili” entro 30 o 60 giorni, quelle “programmabili” entro 180 giorni.

Un proposito per il futuro

Tra gli obiettivi più importanti da raggiungere, anche il miglioramento del collegamento tra i Pronto soccorso e i servizi sociali. Positiva, in questo senso, la sperimentazione in corso da aprile a Pistoia del Seus (Servizio di emergenza urgenza sociale).

Il Pronto soccorso funziona meglio con una rete sanitaria territoriale diffusa.

Per ultimo, ma non per importanza, per valorizzare il ruolo degli operatori sanitari che operano nei Pronto soccorso, oltre a nuovo personale, serve superare la concezione che lo vede come luogo in cui si “scaricano” tutte le esigenze dei cittadini. Con l’assistenza domiciliare, la guardia medica pediatrica, lo sviluppo delle Case della salute e gli altri interventi che ho elencato vogliamo raggiungere proprio questo obiettivo: non solo per la qualità del lavoro degli operatori sanitari ma soprattutto per dare una risposta più efficace ai cittadini.
Su questo continueremo a lavorare: nel 2015, quando siamo stati eletti, sapevamo che sull’assistenza sanitaria territoriale avevamo da recuperare molto rispetto ad altri territori della Toscana. In questi tre anni abbiamo raggiunto vari obiettivi. Al tema del sovraffollamento dei pronto soccorso, ma soprattutto al cambiamento delle esigenze di salute dei cittadini, vogliamo dare una risposta strutturale e non episodica.

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